Dolci in Lazio


Dolci in Lazio!!! Mi rendo conto di non presentare adeguatamente i Dolci Laziali attraverso le pagine de ilmangiaweb. Vi assicuro che la ricerca continua. Inizierò perciò dai Dolci della Tuscia, valeadire dalla tradizione di Viterbo. Il Dolce Tozzetti alle Nocciole dei Monti Cimini;  uova, burro, zucchero, poco liquore, scorza di limone, nocciola tonda gentile romana dei Monti Cimini tostate, lievito e farina per l'impasto e i biscotti sono pronti per il forno. Sempre con base di nocciole dei Monti Cimini si possono prepare ma, con altri ingredienti, le ciambelline Tesichelle alle Nocciole, Brutti Ma Buoni e i dorati e morbidi Maritozzi. Come per tutte le regioni d'Italia anche nel territorio di Viterbo i dolci abbondano per le feste dei Santi, Patroni o anche pagane un'esempo, la Ciambella della Madonna del Monte di Marta e la tradizione vuole che le ciambelle vengano distribuite ai passanti dai Signori della festa. Il Biscotto di Bomarzo, fu prodotto dallo Stesso vescovo, per distribuirlo ai poveri e ai pellegrini che transitavano da quelle parti verso la città santa di Roma, lungo la via Francigena. Come ultima specialità della Tuscia il, Pan Ricco! Nella provincia di Latina riseco a presentare il Pasticciotto di Fondi, realizzato secondo antiche ricette ed adatto anche per una prima colazione, la Crostata visciole di Sezze apre una finestra nella tradizione  dolciaria dei Setini; la Caciata, le Castagne Stampate, gli Spaccarelli, Pagnotte de' gli Saluatoro e la Zuppa Inglese che si realizza a Sezze da tempi molto remoti. Ma di Latina avrò il bel ricordo delle Frittelline di Mele di Maenza e  delle Serpette un dolce che risale al 1500, in occasione della storica battaglia di Lepanto combattuta e vinta dalla flotta Pontificia contro i Turchi, che al rientro furono omaggiati dalle cucine castellane di dolci a forma di serpente, simboleggiando allegoricamente l'atto di divorare il nemico Musulmano. Oggi questa bontà, insieme ad altre tradizionali dolci è proposta dall'azienda agricola biologica Franca battista. Nella provincia di Rieti, le Fave dei Morti, le Ferratelle di Antrodoco e Cittaducale, i Frittelli di Riso, la Copeta, prodotto dolciario a forma di rombo e sottile a base di noci, nocciole e miele, posto fra due foglie di alloro. Presenta un sapore particolare che va sia dal salato al dolciastro. Roma, il Dolcetto la Pupazza Frascatana è stata realizzata "quasi per gioco" negli anni '60, come scherzo goliardico, ma al tempo stesso come stimolo commerciale per la produzione della pasticceria censita. Nel giro di pochissimi anni questo particolare prodotto ha acquistato successo e siè diffuso rapidamente diventando patrimonio iconografico ed economico frascatano e dei Castelli Romani in genere. Caratteristica specifica e saliente delle pupazze nella loro versione definitiva la presenza dei tre seni: due per il latte e uno per il vno dato il tessuto produttivo e sociale vitivinicolo di Frascati e dei Castelli Romani. Un'altro modo per la crezione di un dolce. Il Cacione di S. Paolo è una panzerotto ( a forma di di raviolo) ripieno di zucca, mandorle e nocciole macinate, cacao in polvere, cannella,vanillina, liquori ed aromi naturali. Il Giglietto di Palestrina è un biscotto secco e fragante, deve il suo nome alla caratteristica forma a giglio, simbolo della distania dei Borboni di Francia e siamo nel 1644. A Frosinone specialità tipica i Zaoiardi di Anagni, la Ciambella di Sora, il Torroncino di Alvito, l'Amaretto di Guarcino e tanto altro che cercherò di sviluppare nelle pagine che ilmangiaweb dedica ad'ogni provincia del Lazio.

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