Matteo Archetti e la magia artigiana della coltivazione dell'uva Franciacorta
Matteo Archetti è la magia artigiana della coltivazione dell'uva Franciacorta a Borgonato di Corte Franca
Si è detto è fatto di tutto in Franciacorta? In questo lussuoso territorio, grazie alle nuove generazioni, il futuro si arricchisce di nuovi stimoli e invitanti idiomi. Matteo Archetti c'è! La sua spumantistica originale e fine sfida la Q.
Sfida à la Qualitè che giovani ribelli negli anni sessanta scimiottavano guardando, andando e studiando oltrealpe. Ribelli, geniali, feroci vignaioli che costruivano solide basi per poter, oggi affermare, che da una "semplice idea" è nata l'Italia spumantistica, che oggi non ci sono più rivali, ne secchioni da imitare ma partner con cui sondare la possibilità, la po..ssi..bilità....Possibilità che la nuova scienza offre, possibilità anche di rifiutare la nuova scienza e cavalcare la tradizione con la nuova "Etica" nel cuore, perchè il primo comandamento è proteggere la Franciacorta, difenderla, valorizzarla..amarla, perchè Giovanni ci tengo, ci teniamo molto alla salvaguardia, al rispetto del nostro territorio, se sono qui a raccontartela è grazie al suolo che calpesto che ci dà da vivere, il vignaiolo è un lavoro impegnativo, pieno di incertezze, Mà! Stupendo....
NON C'E' QUALITA' ENOGASTRONOMICA SE NON C'E' QUALITA' IN CHI LA PRODUCE
L'Italia che ilmangiaweb ama raccontare
Giovanni Mastroianni
La Franciacorta: molto più di un vino. E’ uno stile, uno status, un territorio, una squadra di vignaioli, è un brand. E’ tutto questo e molto di più.
Matteo Archetti vignaiolo di Franciacorta saluta gli amici de ilmangiaweb
Clima e Territorio della Franciacorta
Giovanni ci troviamo ai piedi delle prealpi e sentiamo il respiro del lago d'Iseo che mitiga il clima con un terreno che deriva dall'ultima era glaciale, un terreno prettamente Morenico con una bassa capacità di ritenzione idrica che costringe le radici delle viti a penetrare in profondità alla ricerca di acqua e nutrimenti, mà! la bellezza dello scheletro della terra di franciacorta sono le sei diverse tipologie di substrato sui cui noi vignaioli poi possiamo divertirci....la mia famiglia gestisce 15 appezzamenti sparsi in 5 comuni dei 19 ammessi a produrre Franciacorta, nelle colline di borgonato, quì a Corte Franca, nelle colline di Monte Rotondo, e altre, tutte realtà con scheletri diversi, con impianti giovani e vecchi che valorazzano le radici del mio territorio, che è la Franciacorta in bollicine, ma! anche una terra che ci racconta di un passato a bacca rossa e per noi Archetti anche di un presente fatto di grandi vini rossi, l'obbiettivo è produrre vini autentici e di grande ispirazione...aldilà delle mode e degli estremismi...
In vigna con Matteo
Giovanni ti va bene se stiamo in questa vigna, la storica, quì alleviamo il sirah, uva rossa per il "Vi del Doss", mamma mia guarda come soffre, quest'annata ha preso una bastonata, si, ha piovuto, ma questa terra se scavi è tutta roccia, i sassi si sbriciolano, non trattiene acqua e le radici non sanno più dove andare a prendere ossigeno....guarda quà c'è un'insetto bastardo che mi fa i buchi nell'uva
Giovanni in questa intervista vorrei valorizzare le mie particolarità descrivendoti sempre uve del territorio, quindi ti parlerò di uve chardonnay con cui realizzo lo "Zero" Franciacorta ricavato da una singola vigna e di una sola annata quindi millesimato e lo stesso per le uve Pinot nero che rappresenta solo il 15% della coltivazione in tutta la Franciacorta e che personalmente lo reputo un'uva che regala vini di grande spessore, di una grande forza, potenza ma anche di tanta classe da cui ricavo il Franciacorta "Pinonero" dosaggio Zero..poi parleremo dell'uva tipica di questa zona: le uve di Cabernet Soavignon e Merlot, mio padre ha iniziato i suoi primi passi nella vinicoltura...e con cui produco il "Calvario" da singola vigna degli anni'80 Un vino di estrema profondità, estrema longevità, classe piacevolezza di beva, profumi dettati anche dalla barrique....che ne dici Giovanni? Usciamo dagli schemi tradizionali che si vuole la presenza del Saten, dei Cuvèe degli assemblaggi, per l'amor di Dio, sono Franciacorta che benedicono tutti i giorni gli incontri nella sala degustazione, ma dove io come vignaiolo mi devo mettere nell'ombra, vorrei descriverti invece uve iconiche della Franciacorta dove si vede il racconto, l'idea, la magia che ha il produttore e non solo quello che mi chiede il cassetto ma quello che ho il piacere estremo di produrre, il divertimento stà anche nel produrre vini in base al terreno...alla vigna e all'arte che si conosce...
La Franciacorta che Matteo ama raccontare..
...è la Franciacorta meno conosciuta mà! Anche la Franciacorta di grandi vini rossi, con queste uve ho realizzato il "Passito Augusto" da uve rosse...prodotti con uvaggi bordolesi: Cabernet, Merlot, Carmenere, che rappresentano un piccola nicchia ma che io padre e prima ancora mio nonno mi hanno insegnato a custidire, vigne degli anni '70...
Coltivazione Biologica e biodinamica?
Gli anni '80 sono stati anni sconsiderarti per l'uso eccessivo di fertilizzanti chimici e fitofarmaci, tutte cose che si conoscono e che hanno portato solo quai, problematiche, negli ultimi quarant'anni le nuove generazioni, ma anche il consorzio di Franciacorta a volerlo e il consorzio siamo noi vignaioli, lavoriamo cerando di ridurre al minimo o addirittua a zero aiuti nocivi alla salute della pianta, del terreno e all'uomo, promovendo le vera e naturale qualità del vino, che ogni anno presenterà le sue peculiarità differenti, al Dosso ci impegnamo con la
Lotta integrata..
Si intende quel sistema di controllo di organismi dannosi per il vigneto che utilizza tutti i fattori e le tecniche disponibili per mantenere le loro popolazioni al di sotto di densità. E' un compromesso tra l'agricoltura convenzionale e quella biologica...
Tutte le lavorazioni che si svolgono in vigna e tutte le decisioni del caso vengono prese da mio padre e da me....
Matteo Archetti è la magia artigiana della coltivazione dell'uva Franciacorta a Borgonato di Corte Franca
L'Italia che ilmangiaweb ama raccontare
Giovanni Mastroianni
Perchè la Franciacorta è considerato e si può considerare il meglio della spumantistica italiana?
Perchè, un'idea si è trasformata in amore, passione su cui si è costruito un Tempio dove tutti i vignaioli della Franciacorta hanno messo del proprio, perchè ci sono stati grandi investimenti e tutti noi abbiamo aderito ad un'unica visione e di strada ancora c'è ne da fare..Giovanni, vino buono, spumanti buoni li fanno anche in Oltrepo e a me il loro Pinot nero piace, piace lo stile, sono vini di volume, di spessore, non hanno la finezza del Trento o l'equilibrio della Franciacorta sono vini che esprimono un territorio, vini che hanno una forte eridità....La Franciacorta Giovanni ha di sicuro un territorio vocato, poi c'è dietro un consorzio che ha le palle...promozione, ricerca, sviluppo, manifestazioni, valorizzazione del territorio, un consorzio che tutti i giorni inventa qualcosa, poi ci metti i grandi maneger dell'ospitalità a 360°, noi agricoltori che siamo bravi e il gioco è fatto...
...in cantina dove la la magia ha inizio...
In Cantina, dove il vino è un'arte dell'uomo, dove c'è assoluto bisogno di tecnica, di conoscenza, dove l'uomo è in grado di fermare....
La storia agricola della mia famiglia mi ha portato ad essere il VI della nuova generazione e mi stò organizzando per la VII...
Dove l'affinamento, il tempo ci regalano Franciacorta, fini eleganti, veri, autentici...
...sottoterra, dove c'è sempre buoio, silenzio, senza vibrazioni, la temperatura è sempre costante tutto l'anno e così anche l'umidità, il posto giusto anche per le nostre barrique in rovere francese....per l'interpretazione di assemblaggi bordolesi..
Incontro felice con il maestro di casa Archetti, Luca Archetti...La firma d'autore
Riserve, selezioni,rarità, tutte etichettate a mano e firmate una ad una, ed alcune tipologie crate a rosso. Una bottiglia che personalmente accarezzo per l'ultima volta prima di essere stappata da appassionati...da gente che ci conosce personalmente e con cui in questo locale abbiamo fatto degustazioni...cerchiamo di dare...
...emozioni...
Matteo Archetti è la magia artigiana della coltivazione dell'uva Franciacorta a Borgonato di Corte Franca
L'Italia che ilmangiaweb ama raccontare
Giovanni Mastroianni
ll Maestro vignaiolo Matteo Archetti inizia la presentazione in video della I° degustazione.
Franciacorta Chardonnay millesimato "Zero"
Caratteristiche
dosaggio Zero
Uvaggio di Chardonnay 100%.
Al naso, il profumo è varietale, note agrumate, vegetali, franco, buona persistenza olfattiva, spicca una buona mineralità e pulizia finale.
Al palato, si dimostra secco, deciso senza aggiunta di zuccheri in sboccatura, ottima corrispondenza con i profumi sentiti...retogusto persistente....
Descrizione:
Zero stà per dosaggio zero è da il nome a questa chicca dell'enologia firmata Archetti. nasce sulle dolci colline di Borgonato a pochi km dal lago Iseo da cui il vigneto trae ventilazione e sospiri in un piccolo crù di 5000m2 da vigne con più di 20 anni, l'amore per la terra fa il resto.
Non facciamo ritocchi per cui avremo un Franciacorta vero, fresco, ricco. Esplosione di polpa gialla, profumi di fiori e di maturazione sui lieviti. Un'ottima espressione di Chardonnay nel nostro territorio. Pochissimi esemplari....
Il vignaiolo Matteo Archetti degusta il Franciacorta "Zero" Chardonnay millesimato
ll Maestro vignaiolo Matteo Archetti inizia la presentazione in video della II° degustazione.
Franciacorta "Pinonero" millesimato dosaggio Zero
Caratteristiche
Vinificazione: pressatura a soffice, fermentazione a temperatura controllata
Affinamento: presa di spuma per almeno 38 mesi sui lieviti, remuage manuale
colore: giallo carico riflesso oro
Al naso: speziato da prima zafferano, rosmarino, salvia elegante e schietto, note agrumate,di fiori e di maturazione sui lieviti
Al palato: secco, deciso, senza aggiunta di zuccheri in sboccatura. In bocca ottima corrispondenza con i profumi sentiti a naso; spicca una buona mineralità e pulizia finale. Un vino vero, fresco, delicato e ricco con sentori di frutta a polpa gialla.
Descrizione:
Passione, tenacia ed eleganza si fondono in questa Franciacorta "Pinonero" . Freschezza, sapidità e persistenza gusto-olfattiva. Questo dosaggio zero nasce sulle colline di Monte Rotondo con esposizione ad ovest dove piante con più di 25 anni sono costantemente cullate da venti caldi. Uve di qualità...
Il vignaiolo Matteo Archetti degusta il Franciacorta "Pinonero" dosaggio zero
ll Maestro vignaiolo Matteo Archetti inizia la presentazione in video della III° degustazione.
"Calvario" affinato in Barrique taglio bordolese
Descrizione
La prima bottiglia realizzata risale al 1997, anno di fondazione dell’agricola Il Dosso.
Non è il solito tentativo di emulare i francesi … tutt’altro, un vino unico e mai uguale a se stesso che nelle 9 vendemmie in 28 anni ci ha sempre stupito con le sue evoluzioni.
Merlot e cabernet sauvignon provenienti da un unico appezzamento sulle colline di Borgonato con terreno ricco di sassi e povero di humus, condizioni necessarie per ottenere il vino di punta della gamma.
Segue vinificazione a temperatura controllata per 18 giorni e affinamento in barrique di rovere francese con tostatura medio-alta per 12 mesi, un ulteriore passaggio in acciaio e affinamento in bottiglia.
Caratteristiche:
Al naso: Se dapprima si sprigiona la frutta rossa sotto spirito con l’adeguata pazienza c’è un’esplosione di profumi terziari, spezie come chiodi di garofano liquirizia e cacao ne fanno da padrona ma anche tabacco e sottobosco...
Al palato: vino di corpo, in bocca persistente e conferma le sensazioni sentite a naso...da modo di riscoprire profumi veri e selvaggi.
Abbinamento: vino per carni importanti e da condivisione.
Il vignaiolo Matteo Archetti degusta "Calvario 1997"
Stupenda esperienza in "Casa Archetti" si respira vera genuinità...
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Giovanni Mastroianni
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