Giorgio Gianatti Vignaiolo di Montagna in Valtellina contadino del Grumello Docg
Giorgio Gianatti Vignaiolo di Montagna in Valtellina contadino del Grumello Docg vitigno Sassina
NON C'E' QUALITA' ENOGASTRONOMICA SE NON C'E' QUALITA' IN CHI LA PRODUCE
L'Italia che il Mangiaweb ama raccontare
Giovanni Mastroianni
Il microclima in Valtellina è una manna caduta dal cielo che io ricambio con il sudore quotidiano; mani, testa, cuore, al servizio di una qualità che parte dal mio stare bene e tramuta l'uva Chiavennasca del vigneto Sassina da Grumello a vino d'autore.
Possiedo due ettari e produco 120 ettolitri di vino tradotto in bottiglie 15.000, faccio il Rosso Valtellina ed il Grumello vigneto Sassina e nelle annate migliori il Grumello San Martino..e non faccio lo Sfurzat Valtellina...
Giovanni Mastroianni presenta Giorgio Gianatti
Giorgio ti riferisco cosa ho letto di te: "eleganza, raffinatezza, ariosità, classe e leggiadria – riferiti ad un bicchiere di vino – ai giorni nostri spesso vengono ripetuti a sproposito; ebbene, se dovessero obbligarmi a scegliere una sola zona vitivinicola italiana a cui potere dedicare tutto ciò, sceglierei senza esitare un solo istante la Valtellina, e i vini di Giorgio Gianatti sono tra le migliori interpretazioni in assoluto". Bhè, Giovanni mi fa piacere...
Il vignaiolo Giorgio Gianatti di Montagna in Valtellina saluta gli amici de ilmangiaweb
L'etichette dei miei vini indentificano l'area del vigneto Sassina
Sono nato nel 1962 in casa, come si usava a quei tempi, quì a Montagna, da una famiglia di agricoltori: lo siamo da generazioni, avevamo vigne e vacche, abbiamo sempre vinificato e vendevavamo il vino sfuso. La prima annata che ho imbpttigliato eè stata nel 1983, ero un pò imbranato, dopo le medie volevo fare il ragioniere, ma dopo due anni ho mollato tutto e mai avrei pensato che la mia vita fosse la vigna..il mio habitat naturale...
Tra i filari a curare una per una l'uva, quotidianamente, per me questa è la qualità
In Valtellina c'è una ventilazione pressoché costante, ideale per combattere le malattie della vite. Pratico un’agricoltura al minimo impatto attraverso la lotta integrata e il metodo della confusione sessuale contro la nottua e la tignola; utilizzo in vigna solo zolfo e pochissimo rame.
Microclima, terreno e attenzioni
La sottozona Grumello è principalmente di tipo sabbioso. Ci tiengo a ribadire quest’ultimo concetto perchè durante il rifacimento di una parte del mio vigneto storico denominato Sassina, a confine con la sottozona Inferno, si possono vedere affioramenti di questi, in grado di donare al vino morbidezza, eleganza, leggiadria e profumi floreali ancor più marcati....I terreni sono magri e poco profondi, spesso di riporto, originati dalla rottura dei graniti (gnaiss) e favoriscono il completo deflusso delle acque superficiali. Sono terreni sabbiosi, limosi, acidi, silicei e salini, con poche argille e senza calcari. Le pendenze arrivano sino all’80% ed oltre.
Non.. ci.. posso.. credere...!
A pochi km c'è il confine con la Svizzera, dunque ad un parallelo piuttosto alto, le vigne da queste parti godono di ben 1900 ore di sole l’anno, le stesse di Pantelleria che si trova geograficamente agli antipodi.
Forma di allevamento
Oltre alla forma di allevamento sopracitata, ovvero l’archetto valtellinese, le viti crescono su ripidi e scoscesi filari disposti a “rittochino”, ovvero piantando le viti da nord a sud sulla linea di massima pendenza.
Giorgio Gianatti risponde a Stefano, come si diventa vignaiolo
Giorgio, visto che ti piace, ti riferisco altro che ho letto di te:
"Con sacrificio, con grande determinazione e caparbietà, è stato in grado di trasmettere al vino l’unicità e la magia di un territorio che, anche se spesso aspro e contrastante, egli onora ogni singolo giorno, semplicemente rispettandolo"!
Però cambia telefonino e usa whatsApp
Giorgio Gianatti Vignaiolo di Montagna in Valtellina contadino del Grumello Docg vitigno Sassina
Sono conosciuto dai miei vicini come l’uomo del Grumello e non faccio lo Sforzato...
Riprendo Giovanni, o, Giovanni riprendo, un discorso che ho tralasciato, un pò così; del perchè non faccio lo Sforzato. Per fare lo Sforzato si raccoglie l'uva, i grappoli più belli, più sani ed io invece ci faccio il San Martino, gli faccio un mezzo appassimento e rinuncio a fare lo Sforzato che non sono capace di farlo, lo Sforzato come si dève, non è facile da fare, pochi lo sanno fare, bisogna curare bene le temperature, le fermentazioni, inoltre è molto concentrato di zucchero e se non sai farlo il rischio e che rimanga un vino dolce. A me piace lo Sforzato di Mozzi Alfio
L'Italia che il Mangiaweb ama raccontare
Giovanni Mastroianni
La mia qualità è sentire, pensare, essere un'artigiano contadinoVignaiolo
Giorgio Gianatti risponde a Stefano sul concetto di qualità
Il mio spazio, il punto dì orsevazione del vigneto
Quà ho fatto una pergola con uve nebbiolo, con un caser, come una volta e lo trasformato in un punto di incontro per degustazioni, con un tavolo, quarda che panorama fantastico...
Giorgio Gianatti risponde a Francesco sulle peculiarità della sottozona Grumello
Dimostazione di amore, passione, attenzioni, gesti quotidiani
Cosa percepisco seguendolo tra filari e sentieri a misura di bimbo? Il rispetto che nutre per un territorio, costantemente difficoltoso, in cui è nato, cresciuto e che ha fortemente voluto unificare in un singolo spazio, chiamandolo vigneto Sassina....
Giorgio Gianatti Vignaiolo di Montagna in Valtellina contadino del Grumello Docg vitigno Sassina
L'Italia che il Mangiaweb ama raccontare
Giovanni Mastroianni
La Chiavennasca è un'uva dolce, squisita, piacevole, buonissima, da mangiare a qualsiasi ora, forse è per questo che sono perseguitato dagli uccelli.
Cosa succede
Cosa succede all'uva Chiavennasca quando la vigneto ariiva in cantina...
CI SIAMO, E' IL MOMENTO DELLA DEGUSTAZIONE
Il maestro vignaiolo Giorgio Gianatti inizia la presentazione in video della I degustazione.
Rosso Valtellina D.O.C. Giorgio Gianatti
- Annata 2021
- Gradazione 13% vol.
- Colore rosso rubino opaco
- Vitigno Chiavennasca 95%; Rossola e Pignola 5%
- Sinonimi Nebbiolo; Rossera e Pignolo
- Temperatura di servizio 17/18°C
Giorgio Gianatti degusta per ilmangiaweb il Valtellina Rosso
Caratteristiche in bevuta libera
Rosso di Valtellina di Giorgio Gianatti
Cose da sapere
Nebbiolo, localmente chiamato chiavennasca, due settimane a contatto con le bucce in contenitori d’acciaio e un anno di affinamento in botte di castagno. I vini valtellinesi giovani, quelli che vogliono soprattutto far emergere le peculiarità del territorio, si distinguono per una trasparenza notevole ed una trama cromatica rubino con evidenti sfumature fucsia; quest’ultime a tratti le trovo ipnotiche.
Pensieri a ruota libera
Al naso rivela la quintessenza dell’uva chiavennasca allevata ad altimetrie non indifferenti: caramellina alla fragola, ribes rosso, violetta, scorza di arancia rossa e sbuffi mentolati; con lenta ossigenazione pietra polverizzata e un finale salmastro. In bocca danza letteralmente, un concentrato di frutti rossi inspessito da un centro bocca per nulla banale e un allungo da centometrista; la sapidità è l’arma vincente, tiene testa ad un tannino praticamente ricamato a mano.
Un vino a dir poco godurioso, soprattutto accostato ad un piatto di sciatt, Valtellina Casera DOP del caseificio Latteria Sociale non troppo stagionato oppure la stupenda Bresaola di Fassona piemontese Brisval
ll Maestro vignaiolo Giorgio Gianatti inizia la presentazione in video della II degustazione.
Valtellina Superiore Grumello vigneto Sassina di Giorgio Gianatti
- Annata 2017
- Gradazione 13% vol.
- Colore rosso mattone appena uscito dalla fornace
- Vitigno Chiavennasca 100%
- Sinonimi Nebbiolo
- Temperatura di servizio 17°
Giorgio Gianatti degusta per ilmangiaweb il Valtellina Superiore Grumello vigneto Sassina
Caratteristiche in bevuta libera
Valtellina Grumello Superiore Vigneto Sassina
Cose da sapere
Frutto di uve nebbiolo 95% (altre varietà locali 5%) allevate all’interno della sottozona Grumello, esposte a mezzogiorno e ubicate ad un’altitudine di 350/450 sul livello del mare; i terreni prevalentemente sabbiosi conferiscono eleganza ed un profilo raffinato a 360°. Vendemmia ad inizio ottobre, 45 giorni di macerazione in acciaio e affinamento in botti di rovere di Slavonia per un minimo di 18 mesi, segue prolungato riposo in bottiglia.
Pensieri a ruota libera
Tonalità granato con ricordi rubino/fucsia, al naso prevale leggiadria, toni che con l’ossigenazione si aprono a suggestioni di erbe aromatiche (timo selvatico e rosmarino) ma anche mirtillo rosso e chinotto, terriccio umido ed eucalipto; la spezia è molto delicata e richiama il pepe, è un vino che evolve di continuo. Palato succoso, energico, vitale, degustare vini che posseggono tale profilo è cosa assai rara; sapiente unione tra estratto e leggiadria, profondità ed eleganza, una grande beva al centro, tra i migliori. Consiglio da non prdere con lo Storico Ribelle invecchiato almeno 10 anni dal re Carlo Duca, una degustazione pazzesa....
STAFFETTA MAGICA
E' il momento dove per mano di Giovanni i maestri artigiani incontrati precedentemente, omaggiano a "Staffetta magica" i loro prodotti....in questo caso Giorgio Gianatti, vignaiolo di Grumello a Montagna in Valtellina riceve:
Grappa di monovitigno della maestra distillatrice Elena Borra di Motta di Costigliole d’Asti
Tomino alla cipolla di Osmate del casaro Cesare Ribolzi di Osmare caseificio Norden di Varese
Risotto ai fiori di campo biologico di Rovasenda Biandrate Maria cascina Teglio di Rovasensa Vercelli
Biscotti Krumiri di Anna Portinaro di Casale Monferrato Alessandria
Salame d'Oca autentico "Goliardo" Oca Sforzesca di Gianluca Bellazzi di Vigevano Pavia
Ciao Giovanni, grazie e piacere di averti conosciuto. Salutami Bruno Leusciatti quando lo vedi.
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Giovanni Mastroianni
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