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MIELE DI CASTAGNO
Il miele di castagno ha caratteristiche e proprietà che possono non incontrare il gusto di alcuni consumatori (colore scuro, odore pungente, sapore fortemente amaro), ma, forse proprio per questo, il prodotto si colloca con favore presso una fascia sempre più ampia di persone che ne apprezzano le caratteristiche particolari.
Zona di produzione: tutte le zone di montagna sia alpine che appenniniche.
Usi: è un miele particolare, che piace a chi in genere non ama i gusti piatti e i sapori troppo dolci; il gusto amaro e l'aroma forte non lo rendono adatto a dolcificare, ma piuttosto a insaporire o aromatizzare o, meglio ancora, al consumo tal quale, sul pane, eventualmente con burro. Da provare con la ricotta e formaggi stagionati come il parmigiano.
I segreti e le proprietà:
I boschi di castagni sono fra i più “addomesticati” dall'uomo: pensati per la raccolta dei frutti, sono tenuti puliti, sgombri da foglie, e piantati su terreni accessibili. Un bosco di castagni assomiglia più a un oliveto che a una foresta di querce o di lecci, e richiede cura da parte dell’uomo.
In primavera, lontano dalla stagione della raccolta, sono freschi e incredibilmente vasti, con alberi distanziati, dai tronchi possenti e dall'aspetto ben saldo. Il castagno è un albero che può raggiungere età considerevoli e dimensioni maestose.
Sono stati i Romani a importare il castagno dal Vicino Oriente, per gustarne il prelibato frutto; la massiccia diffusione dei castagneti nelle nostre montagne è però molto più recente, e risale all'Ottocento. Per oltre cento anni la castagna è stata uno degli alimenti principali di vasti strati di popolazione, ma dopo la guerra molti castagneti sono stati abbandonati. Oggigiorno la coltivazione del castagno sta riprendendo piede, e il frutto non è più considerato un alimento povero, ma è ricercato e sempre più stimato dai gastronomi.
Il castagno fiorisce, a seconda delle altitudini, nei mesi di giugno e luglio. Il suo fiore non è particolarmente bello: è un lungo grappolo giallastro dall'odore acre e appiccicoso al tatto, ricco di polline e nettare; un castagneto in fiore si riconosce da lontano.
Le api impazziscono per i fiori di castagno, diventando eccitate e perfino aggressive nei dintorni dell’alveare. Ogni giorno raccolgono il nettare intensamente, anche al buio, a tramonto avvenuto.
Il miele di castagno è ricco di fruttosio e non cristallizza se non dopo molto tempo; ha un colore scuro, dal marrone al nero. Ha un odore forte e intenso, di legno e lievemente tannico (è il tannino della pianta di cui si trova traccia nel miele). Nel miele di castagno si trovano, impalpabili, granelli di polline di castagno.
Il sapore è decisamente particolare, poco dolce e con un retrogusto quasi amaro, apprezzato da chi non ama lo zucchero.
Il miele di castagno è un miele perfetto per abbinamenti da degustazione, splendido insieme a formaggi stagionati o con carni forti, capace di dar vita a combinazioni inedite e gustosissime.

